Pubblicato il 17/01/2012 14:00:46
Cigno dalle spiumate ali volteggia imprigionato nel solito lago è un chiodo governato dal suo trapano l'acqua lo rende pesante lo porta nel fondo dell'inconscia casa lì trova i suoi fantasmi intenti a danzare un valzer infinito ogni coppia di spiriti ballerini ha un suo colore sfumature di nero invitato al banchetto di morte il cigno si scioglie in preda a spasmi come febbricitante spinto da mano materna in una spirale di salvezza torna dal padre cielo è invecchiato è stanco volar non vuol più nebbia densa lo avvolge lo culla lo inghiotte nebbia ora è nuvola dell'immensità
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