Pubblicato il 08/10/2011 14:41:59
Prodighi d'astri, cieli traboccanti splendono sull'affanno. Tu non piangere tra i cuscini, ma verso l'alto. Qui già dal tuo volto in lacrime, estenuato, ha inizio e si propaga il rapinoso spazio del mondo. Chi, se ti protendi ad esso, chi interrompe la corrente? Nessuno. Se non forse tu che a un tratto lotti col flusso immenso di quegli astri incontro a te. Respira il buio della terra, respira e ancora balza lo sguardo! Ancora leggera e senza volto la profondità posa su te dall'alto. Il volto che la notte contiene in sè disciolto, al tuo dà spazio.
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