Pubblicato il 11/04/2012 11:33:23
arenile di perdute idee sabbia dilavata d'innumeri risacche
conchiglie calcinate legni pietrificati di foreste aliene carapaci ossidati d'estinti granchi plaga d'impossibili ricordi e d'infranti sogni
la spiaggia è una ruga sul volto abbacinato del mondo ricorda ciò che dimenticammo e sa ben contare la clessidra delle maree nessuna sorpresa di tempo per il mare accoglie i fiumi tutto scorre verso il suo ventre eterno
sulla punta estrema del pontile traballante contemplo stanco quest'ammasso limaccioso antropofago di vite palude dei tempi
urlo all'ultimo sole e mentre l'estremo raggio mi pugnala la schiena con rossi riflessi barcollando torno alle terre dell'esistenza
per riscattare ogni perduto tempo posso soltanto vivere
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