“Lucente Bagliore” di Fabrizio Oddi (pubblicato nel 2025 dalla sempre più attiva e attenta alla qualità della scrittura dei suoi libri “Progetto Cultura Editrice”) è una raccolta di poesie e racconti che si distingue per la sua profondità e universalità, esplorando temi come l’infanzia, l’adolescenza, l’amore, la speranza e la ricerca di senso con una capacità di introspezione che caratterizzano la scrittura dell’Autore.
Le poesie sono dense di immagini e metafore che creano un’atmosfera suggestiva e ricca di sorvegliato pathos, invitando il lettore a riflettere sulla propria vita e sulle proprie esperienze. I temi trattati sono spesso quelli dell’inquietudine e della ricerca di identità, ma anche della speranza e dell’amore, che emerge come una forza redentrice e salvifica.
La raccolta, arricchita dai bei disegni, di vivida e sapiente sobrietà di segno, di Angela Donatelli, sembra essere un viaggio interiore, un percorso di auto-scoperta e di riflessione sulla vita e sul mondo. Le parole di Oddi sono come un sussurro, un invito a rallentare e a riflettere sulla bellezza e sulla complessità dell’esistenza.
Queste poesie trasmettono un senso di malinconia, ma anche di continua ricerca e offerta di solidarietà, in un mondo spesso crudele. Già la bellissima prima poesia che apre il libro, “Realtà e fantasia”, esprime il desiderio di fuggire da una realtà dolorosa e di trovare rifugio nella fantasia, dove il cielo è limpido e i visi e gli sguardi sono luminosamente rivolti verso un orizzonte di incrollabile speranza e tenace fiducia nell’amore come valore fondamentale.
Più avanti, nell’emblematico e abilissimo “Acrostico”, costruito sul nome e cognome dello stesso Autore, nella sezione “Esercizio tramviario” troviamo una riflessione sulla vita come un viaggio lungo e ignoto, con momenti di una tenue speranza che contrastano con il rischio di una possibile resa alla stanchezza esistenziale e alla disillusione.
Un discorso a parte merita la straziante, nobile, civilissima poesia scritta in memoria di Desirée Mariottini. È anch’essa un acrostico, sul nome e cognome della ragazza, con un “addio” conclusivo, rivolto alla povera sedicenne, barbaramente uccisa in un sordido stabile del quartiere di San Lorenzo, a Roma, nel 2018.
In tutto lo sviluppo della sua densissima raccolta, ora di tono più drammatico, ora di afflato più soffusamente intimistico, Fabrizio Oddi conferma la coerente poetica e la personale cifra stilistica delle sue due prime raccolte, “Il posto delle fragole” e “Nell’ultimo sfumare del sole”, tornando ad esprimere con limpidezza, garbo e ammirevole dedizione a una tradizione poetica salda e familiare, mai tradita, i suoi temi più viscerali e gli accesi colori suo mondo, la sua realtà quotidiana così universale, fervida e genuina, la sua storia privata, tanto, ormai, affabilmente riconoscibile per i suoi lettori, ma con una consolidata vitalità, un’energia espressiva sicuramente più incisiva e coinvolgente.
La sua scrittura è sempre palpitante e veemente, animata d’orgoglio civile, invincibilmente etico e incrollabilmente umano, e riesce a trasmettere un senso di vulnerabilità fiera e di intemerata speranza. Le immagini e le metafore utilizzate sono sempre affascinanti ed evocative, e contribuiscono a creare un’atmosfera poetica intensa e personale.
Come già testimonia generosamente e magistralmente Plinio Perilli nella sua introduzione “Lucente Bagliore” è una raccolta di poesie che lascia un’impronta duratura nel lettore, invitandolo a riflettere sulla propria vita, sulla fede nei propri ancestrali valori e sull’orgogliosa “preziosità” delle proprie emozioni. La scrittura di Oddi è di una rara, delicata sensibilità, che si sposa opportunamente con una vigorosa e coraggiosa profondità, rendendo questa sua ammirevole, nuova opera sicuramente meritevole di assoluta attenzione e di ulteriore conoscenza.