PLOP !
Brillava suadente
l'abito, nell'arancio
del sole.
Risplendeva celando
nell'oro del grano.
Mentiva spudoratamente,
nel rosso dei papaveri.
Nel volto il calore di un raggio
spruzzava di giallo le stanze.
E la pelle piangeva
E, tu che indossavi quel nome
portatore di quiete.
Sussurravi, regalando girasoli
-Solo sole dalla mia finestra!-
Sanguinava la pelle
E il sereno, scacciava
con i suoi drappi di seta rosa
il cupo di quella voce
“Zitto non la voglio ascoltare !”
E la pelle parlava per lei
E, l'anima assiderata, seppelliva
nel ghiaccio la sua voce
e, il derma rivelava al vento
il suo segreto
Urlava dolore, pungendo.
E, l'abito colorato, il cappello
i fiocchi tra i capelli, i gioielli
di bigiotteria e, il tuo nome
ridevano di giallo.
Gridava la pelle con squame di serpente
Che tu camuffavi di effimero
e di tulle
per ingannare gli occhi
dei ciechi.
L'anima immobile aspettava
nella sua bara di cristallo.
E l'adolescenza periva.
Annegata nella trasparenza
della coppa di champagne
mai riempita, del primo ballo.
E, quel tempo
che passava
che correva
camuffato di un giallo
che non reggeva più.....
Un grido nero urla !
-BASTA! Voglio sapere !
E, PLOP!
Il tappo si allenta, esplode
la bottiglia si stappa!
Croci nere volano:
ad una, ad una, si dispongono
in fila, affollano un foglio
bianco, sembra un camposanto !
Si allungano, si distendono
si arrotolano, si intrecciano.
Parlano.
Forme nere da calzamaglia
velate. Ballerine eleganti
danzano insieme.
E' il loro girotondo che svela
a lei e al mondo
l'essenza vera di una verità
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