Pubblicato il 24/06/2012 17:45:29
Sicuro , ci sono le guerre che oscurano la luce della vita rendendo ciechi gli uomini con l’odio. Popoli che non hanno più voglia di cantare poiché la loro musica è il dolore.
Ci sono poi le disfatte e più in là ancora più in là, là morte che osserva il corpo piegarsi sotto il peso degli anni e stupirsi che regga ancora.
La luce strappata agli occhi di chi muore ucciso come uccello da trofeo tarpandogli le ali baratta il velo bianco con il nero.
Metropoli le cui periferie s’illuminano d ’oscurità in cui bambini sessantenni vivono nella loro fine come tramonti senza albe e l’impotenza di non poterli aiutare ci rende ciechi per non vedere.
Il tempo corre, va’troppo in fretta trascura la realtà che ci evita.
Gli specchi, riflesso di noi stessi, sono rimasti intatti non il coraggio di rimettersi in gioco né l’eleganza dell’umiltà d ’essere nati ricchi né di mettersi nei panni d’altri per constatare se il sole brilla allo stesso modo.
Crediamo d ’essere superiori ed ignoriamo che
siamo solo l’infimo di noi stessi davanti a tanta oscurità.
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