Pubblicato il 27/02/2009 21:48:35
Il fiume che scorre rosa viola Ai piedi dei palazzi antichi Nella luce del primo mattino Non ha domande da porre. La gente che entra ed esce Dai bar di piazza Che si ferma a guardare Le vetrine di Via Repubblica Senza mai comprare Non ha domande da fare. Il vecchio cane dal collare d’acciaio Che ha perduto il padrone E si trascina i fianchi Senza sapere dove andare Non ha domande da fare. Le massaie attorno ai banchi del mercato Gli studenti che sorseggiano vino bianco Ai tavoli di Via D’Azeglio Le ragazze dei negozi cinesi Non hanno domande da fare. La fila davanti alla mensa dei poveri Di donne e uomini Che hanno perso il lavoro Il polacco che suona il violino In Piazza Duomo E nessuno lo sta ad ascoltare Il barbone sdraiato a lato Dell’ingresso dell’UPIM Sotto i portici di Via Mazzini Non ha domande da fare. L’impiegato che corre Con la cartella in mano E l’orario stampato nella mente La ragazzina che avanza Scrivendo al cellulare Non ha nulla da domandare. Questo cielo che splende Sulla città ovunque uguale Il silenzio che incombe Sul frastuono delle strade Che uccide ogni voce Non ha domande da fare. Nessuno mai si chiede Nessuno mai domanda La logica, i disegni Perché poi tutto bruci Senza nemmeno un gemito Nel gran falò del tempo.
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