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il volo più bello

di Natalia Marzia Gusmerotti
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Pubblicato il 03/03/2009 13:42:53

Trepidanti le ali,
istantanea permanenza di colori e battiti.
Ora vicine, ora lontane
inseguirsi e sostare,
farfalle scrivevano nell’aria la parola amore.

Polverosi grilli suonavano
ed il vento, roco, taceva.
Irti arbusti di mirto e rosmarino, osservavano ammirati,
di legno ed etere, la danza profumata,
d’azzurro e vermiglio, colorata.

Senso di infinito, nel mezzo dell’estate
ed alcun presagio dell’orrenda offesa,
che, priva di candore e repentina, irrompeva,
feroce e sicura a colpire
chi si distraeva per amore.

Mira senza scampo, volontà senza radici,
come un missile, una bomba,
farfalla a picco su chi, lieta, sorrideva.
Così, abbandonava il volo e cadeva
come lente, le lacrime, la pelle.

Ancora un fremito, le ali azzurre,
ancora bella, mentre moriva
così, sola, in terra
piccola ombra ad affrontar l’eterna fine.

Un sussurro, il lamento vedovile,
e nessuno a raccontare che niente può durare.
Stridule si levavano, sole
le grida di vittoria di chi non sa sperare.

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