Pubblicato il 16/05/2013 20:48:38
E’ lo stupore di una voce in bocciolo dallo sguardo fanciullo, l’argenteo scintillìo, un assolo di violino, mentre la rondine torna nel disincanto di ali in solitario frullo.
Cade lieve e senza rumore, come il rimpianto che lascia indelebile l’ orma, in stille di rilucente malinconia sul sentiero di un tempo in dissolvenza quando la tua mano gentile stringeva la mia.
Scende la pioggia nella mia sera in un contrappunto di nostalgia sulle ali dei ricordi a narrarmi di un tempo lontano quando l’amore ci sfiorò nel respiro di un sogno a primavera.
A Te, Poeta dell'anima mia.
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