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In un punto qualunque

di Adielle
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Pubblicato il 11/06/2013 13:13:49

La vita cambia a una velocità che mi offende

penso di arrestarne la corsa con atti dimostrativi

poi mi guardo la pelle in un punto qualunque

e decido di fare a meno di partecipare ad un'altra disfatta

non c'è vento che mi porti il sentore di un riscatto o di una riscossa

la mia prossima mossa sarà bere direttamente dalla bottiglia

senza passare dal bicchiere

chiaramente una questione di gusti come la musica che ascolti

sempre vergine come le foglie che staccandosi dal ramo

vanno a posarsi negli identici punti di sempre stagione dopo stagione

a separarle e metterle in fila per colore e dimensione

non ci vorrebbe poi tutto il tempo della tua immaginazione

ma siamo al verde e corriamo il rischio di perdere il posto

alla rappresentazione disperata che quattro gatti

daranno dei nostri destini senza briglia

così tanto per parlare di niente come sulla spiaggia

raccogli una conchiglia che ti piace per la forma

e stai dando un verso allo scorrere del tempo

senza rendertene conto

quante tracce del nostro passaggio andrebbero cancellate

per avere una visione meno falsata dell'istanza segreta della morte

che è guarigione ferita che rimargina almeno nel pensiero

che ne conservo oggi tra un tributo a quel ch'è vero e un inno

a quel che alludo lo sia fuor di miracolo

accoccolato in un angolo cullato dal buio di un'ombra più intensa

mi chiedo a che servano i poeti

e lascio che la risposta gattoni fuori dall'antro

nessuna voglia di congedarmi resto qui a lasciarmi blandire

dalle pareti colorate di questo piccolo laboratorio occupato

a far cultura si fa presto con un pennello in mano

altra cosa è con una birra ma non pronunciamoci oltre

se non abbiamo conosciuto il grano negli occhi di una ragazza

ubriaca di versi tanto da perder la ragione e togliersi i vestiti

a che servono i poeti? ma a spogliare la ragazza a sentirsi vivi

per fortuna non avendo obblighi posso capitolare sotto i colpi

di qualsiasi primavera e restare in piedi ed allungare la sera

fino a che non s'incontri con il buio della notte

o il nero lucido dei tuoi occhi signorina

parlare poco e bere tanto un po' di musica ballare ognuno come si può

e fine della storia

scorribande dall'altra parte del mondo solo aprendo una porta

liberi di usare le posate sbagliate

per approfittare di pasti frugali in casa di amici

leggere leggeri e in ogni parola metter radici

nei secoli dei secoli piccole consolazioni per angeli minimi

le ali morbide lasciate a casa ad asciugare dopo l'ultima pioggia

aspetteremo domani per tornare ad essere roccia.

 

 


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