Ma sbucciamoci le ginocchia
sulle ferraglie scosse della ghiaia
ma danziamo controvoglia
tutta la musica da ballo
che il diavolo quando t'accarezza vuole l'anima
il cane non abbaia
credi davvero che scelga da me la mia deriva?
Ho rasato i capelli di fine corso
le scarpe sempre slacciate
perchè ci vedo meglio
e quella stronza non richiama
per la fretta di darsi in pasto
a qualche nuova apocalisse
niente angeli imbecilli a volo radente
sui tetti schiumosi di melassa delle vostre case di proprietà
solo le bestemmie di chi ha conosciuto dio più di voi
in qualche bordello di provincia
a dare il resto a una signora che non era nel Cristo
o attaccato alla bottiglia strappata a un vucumprà
in una notte violentata dall'inzio
prima che s'imbarcasse la Luna
in un'altra avventura ai confini del bar.
Non essere spiacenti di essere spiacevoli
qualsiasi sia il consiglio
la raja è l'unico prete a cui mi confesso
confuso e vivente mi benedico
ogni volta che ti sfioro ti quantizzo
e rubo un po' di te
altra cosa è guardarsi negli occhi dopo aver fatto l'amore
randagi come si deve
fino alle zolle
che le arricci il Sole per farle più belle.
Tornerò senza essere andato via
e partirò senza essere rimasto mai
così potrai cercarmi all'infinito
Asmodeo.
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