“La bellezza è l'eternità che allo specchio si contempla” kahlil Gibran”
Che abissale mistero è la vita!
Hai creato un mondo artefatto.
Come l'uomo della clava
ti rintani nella tua caverna
in compagnia dei tuoi artifici.
La realtà è formula algebrica
da cui rifuggi.
Bevi Wisky da uno sporco bicchiere,
seduto davanti ad un tavolino di un pub
senza saziare la tua sete.
Ti rimpinzi di vibrazioni fittizie
stordendoti tra i martellanti suoni
di una discoteca.
Se provassi almeno una volta
a bere dalla corolla della vita
forse la tua sete si placherebbe.
Se ti accostassi alle vibrazioni
del cosmo, potresti forse incontrare
la pace.
Se ascoltassi le sonorità dell'universo
troveresti forse, la strada per uscire
da questo nebbioso labirinto.
Non puoi incenerire i tuoi neuroni
per assoggettare ai tuoi capricci
la vita.
Nè puoi alterare un meccanismo
perfetto.
Rischieresti di intaccarlo.
Né deviare un flusso dinamico
imponendogli percorsi diversi.
Rischieresti di fermarlo.
Se “ la bellezza è l'eternità che allo specchio si contempla”
-Non infrangere mai quello specchio !-
La perdita di entrambi sarebbe matematica.
Serenella.
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