:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

La Divina Commedia - Canto Primo

di Salvatore Armando Santoro
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i pensieri dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 13/02/2020 10:42:06

Divina Commedia - Canto 1° dell'Inferno.

I versi 10-11-12 del primo Canto dell'Inferno dantesco suonano così:

1. 10 Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
1. 11 tant'era pien di sonno a quel punto
1. 12 che la verace via abbandonai.

Era consuetudine, ai miei tempi, che gli insegnanti ci facessero studiare a memoria alcune liriche di autori tra i più importanti della letteratura italiana e tra questi non poteva mancare Dante Alighieri. Già a quel tempo il docente d'italiano della mia classe aveva preso l'abitudine di non chiamarmi con il mio nome anagrafico, ma conoscendo la mia predisposizione verso la scrittura e la composizione di poesie mi aveva affibbiato un nomignolo e quando decideva di farmi andare alla cattedra per le interrogazioni diceva: "Oggi venga il poeta"!
E quel giorno ci aveva imposto di studiare i primi versi del 1° Canto dell'Inferno.
Preso dalla foga di "strafare" io avevo imparato a memoria non solo tutto il primo canto, ma addirittura i primi 4 canti dell'opera dantesca.
Cominciai a declamare ma arrivato al verso 1.11 invece di ripetere quello che Dante aveva scritto declamai:

1. 10 Io non so ben ridir com'i' v'intrai,
1. 11 tant'era pien di sonno "in su quel punto"
1. 12 che la verace via abbandonai.

Il professore si accorse che avevo "storpiato il verso di Dante, mi guardò fisso, ma non mi interruppe e mi fece proseguire.
Mi accorsi dello sguardo del professore e capii anche del perché mi aveva guardato.
In pratica io avevo "storpiato" volutamente il verso perché avevo intravisto nella forma utilizzata dal poeta un ipometro creato dalla sinalefe in ..sonnoˆa quel punto..." e, poiché mi sembrava che il ritmo perdesse un colpo e zoppettasse, introdussi quel "in su" che ripristinava l'endecasillabo e riportava la perfetta armonia ritmica al verso.
In effetti nel verso dantesco non c'era nessuna anomalia perché Dante aveva inserito lo stacco "tant'era pien di sonno // a quel punto" e, quindi, l'endecasillabo era perfetto per ragioni metriche, ma a me non piaceva quello stacco perché in effetti la declamazione veniva penalizzata nel ritmo proprio dalla strutturazione di quel verso.
Ma il mio professore mi guardò soltanto senza farmi alcuna osservazione ed io mi convinsi che anche lui forse fosse d'accordo con me e , se avesse potuto, avrebbe cambiato l'impostazione di quel verso secondo il metodo di lettura da me utilizzato.
Ed io continuai a declamare a memoria tutto il primo canto dell'Inferno e, finito il primo canto, cominciai a declamare il secondo.
A quel punto mi guardò fisso ed esclamò: "E allora?" e mi mandò al posto.
Non so se i miei compagni di classe si fossero accorti del cambiamento di verso da me operato, ma da quella volta continuai a ripetere la declamazione di quel verso sempre alla stessa maniera e, questa sera, mi sono di nuovo imbattuto sul primo canto della Divina Commedia ed io il versetto 1.11 ho continuato a declamarlo come lo avevo declamato più di sessant'anni prima.

 

Salvatore Armando Santoro

(Boccheggiano 12.02.2020)


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Salvatore Armando Santoro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Salvatore Armando Santoro, nella sezione Pensieri, ha pubblicato anche:

:: Guerra nel mondo (Pubblicato il 06/07/2022 01:18:42 - visite: 404) »

:: Accademie ed Antologie Mondiali di poeti e scrittori (Pubblicato il 26/06/2018 21:00:25 - visite: 590) »