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Una variabile nel Kaos

di Adielle
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Pubblicato il 03/03/2015 12:17:25

La materia corpuscolare dell' Io

stratagemma di deiezioni e ripartenze

biforca la coscienza in memorie e proiezioni

nella concia del tempo.

Faccio la lista delle cose che vorrei possedere

e non supero i tremila euro

molte sono doppioni

e diluite in un campo lungo potrei permettermele

se dimagrissi (per lo più s'indossano)

è a questa condizione che nutrono la relazione con l' essere

e l'apparire.

Di come vorrei essere invece non stilo una lista

non reggo il confronto col presente

che sempre si estingue nell' attimo stesso in cui lo pensi

l' infondata percezione che tutto esista secondo i miei occhi

non tiene conto del fatto

che tutto sia maggiore della somma delle sue parti

ci si scorda che l' atto del guardare aggiunga sempre qualcosa

allo spettro della cosa guardata

spesso per rubarne un' altra.

Ho bisogno di esplodere ogni tanto

in sogni che conquistino spazio formale

di parlare con te attraversando le distanze assiderate

ma per esempio non mi pesa non fare sesso

è controverso ma la mia morale

fa delle puttane un comodo paracadute

per le proprie voglie quando diventano veri bisogni

cioè mai.

L' avevo detto che era controverso

ma anche desiderare la propria morte

dovrebbe essere disumano

eppure la vita sa diventare una tortura

se si è abbastanza sensibili al dolore.

Delegare la propria felicità a qualcun altro

è un errore, ciononostante non vuol dire che non partecipi

della natura di una verità assoluta

che ha a che fare con l' insostenibile leggerezza dell' essere

per usare un' espressione seducente

dell' essere incompleti

non autosufficienti alla propria gioia se soli

come se un determinato grado di benessere

non fosse possibile a meno che non sia generato da una condivisione:

dividere per credere.

Questa mattina ho steso i panni per mia madre

sarà la terza volta che lo faccio in trent' anni

e dal balcone guardo un pezzo di Gran Sasso

una volta la domenica ci andavo a correre

da solo, lo giuro

su e giù per la Val Maone senza culo

e le gambe sottili

oggi ho difficoltà ad allacciarmi le scarpe.

Squilla il telefono di casa, è Rossella

dice che ha provato a chiamarmi sul cellulare

ma io non rispondo ad un numero privato

quando ho la coscienza sporca, lo dico a lei

ride

mi da appuntamento alle due e un quarto

per una passeggiata al parco fluviale

e che devo fare gli esami del litio il più presto possibile

io obietto che vorrei prima finire la cura per il fegato

ma non sente ragioni.

E' forte Rossella è bella Rossella, è una brava ragazza 

e possiede il pregio inestimabile d' indossare cappelli bellissimi

d' inverno sembra una zarina, i capelli biondi, gli occhi di ghiaccio

la neve in suffragio

più che una psicologa è un personal trainer

spero di darle qualche soddisfazione, se lo merita.

Questa necessità che ho di raccontarmi mi offende

ma darle sfogo è la mia salvezza

ne sono consapevole quanto basta per non cedere alla vergogna.

Tornare in forma per essere nuovamente "agibile" per l' altro sesso.

C' è una macchia

quando mi arrabbio e alzo la voce 

mia madre inizia a fare altrettanto

e la sua frase di circostanza è:

"Oddio ma le hai prese le medicine?"

Le staccherei la testa ma me ne vado a scrivere e mi passa.

Certo perchè le medicine servono alla docilità secondo lei.

Bestemmia bestemmia bestemmia

dunque è questa la sacra ricompensa al mio resistere?

 Mi sono addormentato di un sonno convulso

erano due giorni che non dormivo

e ti ho sognata

eri appesa in cima ad un muro di una casa bianca

che aveva le pareti fatte come di pioli

e tu guardavi sotto, parlavi con qualcuno

forse Stefano e scendevi velocissima

come a suonarli a pianoforte quei pioli

sembrava che ti dovessi schiantare

ma invece avevi il pieno controllo dello strumento

e io tentennando alla fine ti voltavo le spalle

c' erano due ragazze che si dividevano

una bottiglia magnum di spumante e io le seguivo

ma i commenti delle persone intorno

erano negativi le additavano come poco di buono

mi sono voltato e tu eri scesa a terra

ma non ti perdonavo dello spavento che mi avevi fatto prendere

ed ero come bloccato

poi è arrivato Kazàn risorto ma di un altro colore

che improvvisamente tenevo al guinzaglio

e mi tira giù dalla collina per i campi

crede che ci siano delle cagne in calore

poi ho aperto gli occhi che ancora soffrivo tantissimo

e sono andato in cucina da mia madre e le dico

non mi sento bene, la mente mi dice delle cose strane

si perchè ho detto che l' ho sognato ma non stavo dormendo

avevo gli occhi chiusi nel letto ma non stavo propriamente dormendo

ero nel solito limbo che si trasforma in delirio approfittando

dell' assuefazione della volontà a certe note lunghe del buio

che non so spiegare che precedono la scalata al potere dell' inconscio

ma per fortuna non ho sentito le voci.

Mia madre mi ha detto siediti e guarda la televisione con me.

Guardare la televisione spesso mi abbassa

fino a dormire profondamente se sono steso sul divano della sala

ma un passaggio quasi obbligato attraverso il giogo delle voci

è uno dei prezzi da pagare anche se breve alla mia malattia

diagnosi ufficiale schizoaffettivo, di prima generazione a quanto pare.

Una precedente primavolta.

 La parte che vuole sua l' occhio

a maledirla

non si farebbe abbastanza

a cagione del vero

eppure sei bella

non posso negarlo

a meno

di dire una bugia

che mi faccia prigioniero.

Forse esagero se provo a fuggire in un noi

in cui io sono io e tu la parte che recito

non sto neanche troppo comodo.

Cinque a uno fuori casa è una sbornia

che ti fa passare la fatica dei chilometri.

Mi piace quando il calciatore che ha segnato

corre sotto la curva a ringraziare i propri tifosi.

Mi piace quando stai zitta e poi d' improvviso

mi fai una domanda che concerne la mia sfera più intima

di cui conosci già la risposta

per ascoltare la mia versione.

Non mi piace quando mi sottoponi al tuo test senza avvisarmi

che si tratti di un test

e quando prima ti siedi vicino poi cambi di posto.

Mi piace quando mi dai in pasto

dei lati di te che non mostri a nessuno

ma che sei bella devi capirlo al più presto

altrimenti non smetterai mai

di combinare degli amori assurdi.

Si nutre di poco la mia fantasia

e in fondo anch' io sparirò.

Cosa sei che non sei mai?

Con quella parte degli angeli

brinda a me prima ch' evapori.

Non bisogna fermarsi nemmeno davanti ai morti

con la storia di campà la vita al fosso al fiume

bisogna riordinare le idee in maniera tale

che le governi il Kaos

se me lo chiedessero

io stavo cantando

provavo la voce all' eco-nessuno

a guardarla dal finestrino questa vita

non sembra stanca di ripetersi

e i lampioni ancore per il futuro

e gli alberi diocesi surrogati di allegrie

bambini che crescono bene

nonostante tutti i consigli e le cattive compagnie.

Di miracoli si tratta

quando hai a che fare con gli apici della creazione umana

ognuno il suo piccolo apice che l' avvicini a dio

di quel tanto che ancora non conosciamo su determinate lunghezze

che ci proiettano e ci separano

dissipando gli argini delle frequenti acque comunque piovute dal cielo.

Ecco perchè di fronte ad una bella canzone penso all' autore

come alla retrospettiva di un piccolo genio

ma se ti fai sacerdote di un dio a volte puoi ingannare e ingannarti

e prenderne le sembianze e scusate se penso Bob Marley

poi ci sono invece quegli attaccanti che collezionano solo traverse

e le cui stagioni si fanno più sfortunate mano mano che le scarpette

si avvicinano al chiodo.

Il dado tratto quanto basta perchè escano sempre numeri pari

e la condanna che ti fanno scontare

è che l' unica gloria sia essere normali

quando la norma l' hanno stabilita loro da milioni di anni

ed è che tu non prenda mai il loro posto

costi quello che costi e loro di risorse ne hanno

che non possiamo nemmeno immaginare.

In quest' ottica semplicistica

la democrazia diventa uno specchietto di plastica

per allodole allevate al freddo di luci artificiali.

Ma forse è meglio non pensarci

fingersi vivi quanto basta

per far l' amore qualche altra volta

 o dormire tra i tuoi seni tra le cosce

sul tuo grembo

per tutto il tempo necessario

a una comlpeta espiazione dei peccati.

Questo è l' arrendersi che mi piace

cui mi arrendo senza scampo

che un sorriso dei tuoi capelli al vento

che passa e ci lascia distratti

dai nostri pensieri disarticolati

sul gambo di quel fiore

di cui non siamo più interessati a contare i petali

perchè il responso lo conosciamo già dal profumo

di certi sguardi increduli

coi sospiri che non fanno rumore

come se a tradirsi si facesse peccato

e la ragione avesse ceduto il posto di comando

a qualche sentire più sottile più in alto

di un comune spessore.

Perchè ti meravigli

se davanti a te resto immobile e senza parole

al cospetto del diavolo che amo?

Non me l' hai mai fatta facile

e anche adesso, anche la prossima volta

vorrai il mio scalpo.

Com' è bella la tua voce

dalle tue labbra non dovrebbero uscire mai 

parole come scopare

per tutto l' oro del mondo.

Fruscia la notte il suo canto di foglie segnate dal vento

coincide con una resa agitata di lenzuola

un piccolo tempo in cui si formano le nuvole

per il cielo che domani avranno i nostri occhi in cambio

di un' alzata di spalle.

Dì la verità, non te ne ho mai fatto una colpa

nè a te nè a mia madre e nemmeno agli amici

per quanto realtà circostanti

per il semplice fatto che ho partecipato solo io del mio dolore

il più possibile

a limiti considerati di falce alla luna

il sole in contrappeso

la visione degli opposti

il sovrapporsi delle dimensioni allucinatorie

tornare indietro a quando

mi sono tagliato le vene con un filo di scozia

non fa più orrore di una stagione mancata.

Quando ho restaurato il duomo di Atri

non ho fatto altro che pregare, perchè temevo le altezze primarie.

Dall' acropoli delle piramidi delle impalcature dei ponteggi subnormati

decretavo l' obsolescenza vagamente programmata dei mie interventi

sulle componenti lignee della struttura

e tu non hai visto un cazzo nemmeno per sbaglio

sgualdrina del tempo e dello spazio

oh mia regina.

Per fortuna c'è passato tuo zio che ha la vista fina.

T' avrà raccontato qualcosa 

lo sai che fa quel matto? Tira il dito alla fortuna.

Le cose-come-stanno esistono ma da sole no

le cose non esistono, è la relazione tra le cose che esiste

come dire un uomo senza qualità è impossibile

al di là che l'albero che cade faccia rumore se nessuno è presente.

Tutto gli è testimone anche il niente.

Se esiste da solo è tutto, se esiste lui solo ed esiste il nulla, il nulla si determina come sua assenza. Il nulla diventa quel luogo dove lui non esiste. Eppure ciò che determina entrambi è la natura della loro relazione a prescindere dalle caratteristiche secondarie di ciò che è.

Ciò che è, per essere, deve non essere ciò che non è, per prima cosa.

L' essere non deve essere il non essere altrimenti sarebbe tutto la stessa unica cosa, essere o non essere?  Il gioco delle tre carte.

Col teschio in mano e l' urgenza di andare in bagno.

La relazione regna sovrana

acqua fuoco serotonina

la trama s' infittisce di una lama

amor mio

mia vita clandestina

stipata nel fremito di un pensiero non pensato

e irresistibile

necrologio di una logica passiva

ardita via per la fine.

Chi potrà fermare la meraviglia sul tuo petto?

O condurre l' astronauta in vetta al mondo?

Dalle cime soffia il vento

fino ad investire i fiumi a valle e il mare tutto.

Intorno poca luce all' arrembaggio

il tuo profilo come chiglia

varata di legno e fiotto

controcorrente all ' ombra e all' onda

ma ci fidanza il bosco

in cui ci accoppiammo la prima volta

mala terra ferma.

Tornati a posto che da lì in poi non ci sembrò più il nostro

che non l' abbondonammo come un figlio (come meritava)

ma come un amico di fresco se non un tale di passaggio.

Filtrava non volendo il tuo cervello il mio nessaggio

e la mia volontà perdeva coraggio mano mano che aumentavo di peso.

Quale delirio scosceso percepire la propria deriva da morti!

Il giorno che ti sei arreso non ti mancavano i soldi

a testimonianza del fatto che non fanno la felicità essi stessi

se valga la pena che tu non ne venga corrotta

chiedilo al sentiero che percorri a piedi nudi nei boschi, la notte

per trasformarti in quello che sei.

Tradita dalla Luna tutte le sante volte che metti le ali

l' odore di polvere da sparo

gli impulsi claudicanti sulla pelle ancestrale delle palpebre

la corsa al riparo da ampi tuoni come d' asfalto

delle povere immagini che conservasti all' insaputa dell' ipotalamo

cordiali vessilli del tempo in cui regnasti incontrastata

consacrata alla vittoria per rifiorire tre volte

dopo aver perso i petali d' allora

quando morire significava per sempre

e la condizione dell' occidente

giustificava una tua lascivia senza vere credenziali.

Amami come fanno gli animali

percorrendo la catene delle vertebre

come certi canottieri del circolo fluviale artico

sanno fare con le acque mobili

di cui certamente ti avrei parlato

se fossimo andati a sentire i Verdena il dodici d'aprile

a Ferrara sotto le stelle

sul palato la voglia e la paura di provare

ad assere all' altezza di baciarti

proprio quando sfiamma la cometa

e il cielo non ha scampo

dove perdere i miei riguardi.

Il prossimo passo dovrebbe essere la lettura scenica

facendo leva su un processo in corso di concorso esterno

in viaggi interstellari senza scheda magnetica

sia benedetta la mia spacciatrice Messico e Nuvole

e i suoi film sottotitolati di futuro

se ancora sogno qualche volta ad occhi aperti:

dal taglio dei tuoi occhi capisco da quante volte vivi

e dalla natura dei tuoi pensieri

per chi sarai pronta a dare la vita.

Credimi siamo niente

l' abisso che ogni tanto mi circonda

sa di destino

se ti avessi vicino sarei un altro

ma sono troppo grasso

vedi il corpo quanto incide?

Questa navicella spaziale in carne e ossa.

Potessimo sceglierne la foggia!

Come quando si fa a gara a chi c' ha il padre più fregno

e io me ne esco a si allora

il padreterno gli pulisce le scarpe ad Alvaro.

Che non avrebbe preteso niente per sè

che un angolo di cielo

dove poter leggere in pace.

Ma gli sarrebbe stato accordato tanto di più

come per esempio farsi pulire le scarpe dal padreterno

che stava allo scherzo 

se un giorno lo avesse scritto suo figlio.

Come ora.

Si perchè al figlio gli piaceva di scrivere

e al padre predire il futuro da lettore

solo che leggeva soprattutto libri di storia

e il futuro lo stavano vivendo a memoria,

tecnica-mente, d' uomo.

Come tutto funziona a misura della sua impermanenza!

Ma è la vita stessa che concede interruzioni

solo a patto di protrarsi

oltre

qualsiasi fine annunciata

prima che cadesse sulla Terra

da qualche stella lontanissima

al di là di un buco nero sconosciuto

lacrima degli dei sorpresi nell' atto di commuoversi:

è tutta una finzione e io in realtà sono bellissimo.

Il gusto proibito di trovare sul dizionario

il significato di certe parole che vogliamo conoscere

il senso secondario di una presa di coscienza

io so di non sapere ma sono un buono a leggere

alla velocità della luce

a cui il nostro sguardo si tempra

a colmare certi vuoti di pregevole fattura.

Il ragazzo va avanti a svisate, si direbbe

e non è manco più tanto un ragazzo!

Tra Fantozzi e Manuel Fantoni sulle orme dei maestri

non si vuol convincere che è meglio vivere da soli

nonostante l' età dell' evidenze.

Una signora vende corpi astrali

e io ascolto in religioso silenzio.

Ci sentiamo domani,  -passo e chiudo-

la più bella poesia dei militari

in un rossissimo scarabocchio di Maicol e Mirco.

M' intercettano i pensieri

quando cado preda delle mie paure

e nulla accade per caso lo prendo alla lettera

esplorandone ossessivamente le possibili implicazioni divinatorie

in relazione alla mia condizione presente

con l' intenzione di perdermi

purchè non mi prendano per sempre.

Concedersi sprazzi di giovinezza disarmante

o di follia da trasporto emozionale

col destino in mezzo ai denti

sognare un ritorno in grande stile

tra i viventi bene o male.

Perchè un lieto fine può ridare la fede persa

non è solo una folle corsa.

Al riparo da sguardi indiscreti mi guardo morire

sperando che il remake sia una rinascita senza precedenti

di sorta, soggiogando la malaria

al ritornello di vacanze romane

impostare una dolce vita

al profumo di ora che hanno le tue dita, mia canzone egocentrica.

Chi sono? Dove sono, quando sono assente di me?

Da dove vengo? Dove vado o?

Teletrasportato nell' incognito cosmico

tengo i battiti dai polsi

segnati da un trucco permanente

mentre consegno i gradi al buio

secondo una scala d' altri tempi

di cui m' illudo di avere le redini

consapevole del fatto di avere quell' unica notte

come punto di riferimento

in cui ci incontrammo dalle mani

stringendoci

unisoni.

Il suono della tua voce

ha qualcosa di molesto e tu lo sai

non lo confonderei

ad una gara di equivoci

sembra lanciarti una sfida

che non potrai vincere

ogni volta che vai ti si rivolge in parola o verso

di diritto o di rovescio

la mano compromessa fa fatica per le righe

esco presto per tornare

in tempo per la prossima eclisse

segnali di fumo, se mi puoi capire.

Le occasioni perdute sono il sogno nel cassetto

tanta è l' abitudine

a non avere crediti.

Nel tuo reame qualcuno è perfetto?

Stai calma, siediti.

Qualcosa di perfettamente inutile

ogni tanto va rigorosamente comprata

per amor della bellezza

che non serve a un cazzo

fino a quando non l' hai incontrata

e per dare ai soldi la possibilità

di un senso secondario di gratificazione:

in camera da letto indosso la bombetta sbagliata

per scrivere di getto ad ogni occasione.

Il vezzo a volte è vergogna mal celata.

Foderare l' universo di se stessi

per specchiarsi ad ogni angolo di strada

dove andiamo adesso? Dove vuoi che vada?

pin:a colada e coca cola 

un biglietto di sola andata 

per il lato oscuro della Luna.

Queste stelle degli innamorati

stanno al sicuro nel cielo

finchè non cadono

solo allora si rendono conto

della lontananza col passato

che le ha derubate di una memoria dell' origine.

Quando ci siamo incontrati la prima volta

tu com' eri vestita?

Senza rifare i Soldi Spicci.

La mia memoria selettiva

fa le carte in primavera.

Futuri sinistri faranno di noi dei mostri

se non avremo il coraggio di compiere scelte migliori

costi quello che costi

non ha prezzo quello che vuoi

perchè volere è il prezzo da pagare

per chi partecipa di una vita intera

a sua maestria.

Forse dentro me cambiano le cose

e tutto quello che ora ho

non è ancora vita

farla finita per così poco

sarebbe una scusa però

e non ho ancora visto gli ufo.

Passare la notte leggendo 

per scoprire in fondo chi siamo

dalle pene di due innamorati

a cent' anni di distanza 

dall' ultima veglia di coralli

voluta dalla Luna sulla spiaggia

per il suo compleanno

dove capimmo che il tempo ha un suo coraggio per tutto

se noi inguaribili romantici.

Invalido civile, un lavoro come un altro

direbbero Ficarra e Picone

spesso mi viene da ridere a pensarti con un altro

però poi mi viene da piangere 

sono fatto come fossi fatto di grandine

a cazzo di cane 

ma se faccio il miracolo di tornare magro

poi senza rancore

voglio vivere una vita migliore di questa

almeno per quanto riguarda quegli aspetti su cui abbia un effetto benefico una migliore efficienza del corpo.

Allacciarsi le scarpe, allacciarsi al tuo corpo.

Che poi mi trovo come sempre ai margini del nuovo

confidando in ripartenze senza alibi di pensiero.

Creamy è un incantevole colpo basso degno di un genio.

Da bambino me ne innamoravo sognando

che un giorno avrebbe cantato le canzoni che avrei scritto per lei.

A vent' anni, io un po' più grande, avremmo dato una svolta grunge.

Creamy camicie a quadri e i primi segni di una depressione acuita dalla confortevole dipendenza dall' alcool e la marijuana terapeutica coltivata in casa. Acconciature più sobrie, accordature rock.

Per riscoprire più tardi la tradizione dei cantautori.

Quando i giochi sono fatti vedi la mia fantasia che brutti giochi mi tira

che differenza c'è tra me ed uno stalker vendicativo?

Con l' ultimo mio grido animale pronuncerò il tuo nome

per la strada a sconfinarne un senso sull' asfalto proletario.

La stagione dell' amore ha smesso di luccicare.

E mi sorprende nell' atto caricatura di essere umano.

Posso releazionarmi a te come un qualunque altro essere umano?

E se posso perchè ancora non lo faccio? Dunque sono pazzo.

Ma ci sarà un motivo, uno spavento primordiale sepolto nella memoria

quale incantesimo. Non può essere solo paura di un gran rifiuto. 

Ho capito. La paura di una paura è di essere tenuto per un periodo di prova in cui m' innamoro e tu invece mi stai giudicando e poi venire scartato per non essere all' altezza, del predicato. O questo è già accaduto? Come ci si comporta e come tutto torna, cambiando gli atomi, è uno spettacolo. Fuoriesce la vita come succo di frutta dalle orecchie tese nell' ascolto di una canzone lontana.

Voglio dire alla fine ho tanti problemi, potrei concentrarmi sul tentare di risolverli. Ma ogni volta che la vedo o la sento o immagino di lei, mi si accende qualcosa. Però se ne parlo così la spoetizzo e mi sembra sempre di più una ragazza normale, bella per carità, intelligente chi lo nega ma come ce ne sono tante. E' come se dovessi perderla per poter permettermi di trovarla un' altra volta, nuova, senza tutte quelle aspettative e quei pregiudizi che ho coltivato nell' orto della mia fantasia. Si ma alla fine chi me lo fa fare, non basterebbe che la dimenticassi?  Tanto non sarei pronto per una relazione, troppo brutto, troppo malconcio, troppo grasso.

Non sarà un' avventura la ascolto come allora e tu in effetti rispondesti di si alla mia domanda se mi stessi prendendo in giro; non hai mentito eppure mi sento tradito. Chissà chi sei? Davanti a te c' è un' altra vita

e devo farla finita di scrivere tutte queste sciocchezze.

 -SCIOCCHEZZE E' DA FROCIO CAZZATE DI MERDA PORCO...!-

Bestemmia una voce così forte e da un luogo così segreto della mia mente...che mi cago addosso come atto di fede.

-alzati coglione portami a fare un giro-

Cosmogonia quantica, messinscena post aristotelica,

fatto sta che eseguo.

E' come prima e dopo aver fatto sesso

la conoscenza carnale ti apre un mondo e non sei più lo stesso,

ugualmente vale per il fenomeno voci.

Un' unica relazione in più può incrementare d' infinite possibilità di senso il tuo precedente sistema di relazioni.

E' così che è vero, semplicemente, è in questo modo che non si arrende.

E' alla base del concetto di espansione dell' Universo (Multiverso).

Ecco perchè all' inizio, durante le tregue, ti domandi sempre più spesso perchè e da dove.

Anche se non vuoi la voce rimane e con quale parte di te non vuoi che rimanga non conta, dopo amplia riflessione. Tu non sei più tu soltanto.

Abbiamo ospiti a serramanico caro il mio Patroclo o gloria del padre.

Parlare con se stessi senza aver paura di ingerenze interne diventa impossibile. Esser solo si colora d' abisso. Non voglio testimoni per i miei pensieri inespressi e invece ho questo piccolo dio o diavolo che mi legge nel pensiero dall' interno, maledetto.


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