Pubblicato il 10/08/2014 16:30:02
Chissà se canta ancora l' assiolo là nella notturna distesa dell'uliveto ad accordare melodie malinconico e solo.
Sembra ieri quando mi sorrideva l' umbro Appennino ed il frinire di cicale si perde nel respiro del ricordo e tutto sembra vicino.
Chissà se fiorisce ancora in una festa d'oro rigogliosa la ginestra e ronza un' ape tra la lavanda mentre una donna guarda assorta il tramonto tra i fiori alla veranda.
Chissà se il vento mormora di nuovo la sua novella tra le fronde argentee del pioppo mentre il sole splende a raggiera.
Chissà se tornerò nel casale fra amici là sui Monti Sibillini ora che la nostalgia mi annoda la gola in amaro groppo,
a rammentarmi la fragranza perduta di estati felici quando dolce ed incantata mi accarezzava la sera.
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