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Il suono sacro di Arjiam

Romanzo

Daniela Lojarro
EdiGiò

Recensione di Fiammetta Lucattini
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Pubblicato il 23/02/2010 21:47:00

Daniela Lojarro, voce ed ecletticità assai note soprattutto fra i melomani europei, si presenta ad un pubblico più ampio e di gusti più eterogenei con il suo fantasy esoterico “Il Suono Sacro di Arjiam” ambientato in una lontana, misteriosa località dell’Asia dove esplode, come da copione, l’eterna lotta fra bene e male, virtù e vizio, armonia e malia.
Il finale si evince già dalle prime pagine e preannuncia la vittoria finale dell’armonia e, conseguentemente, il trionfo del “Suono Sacro”, principio di gioia e di pace.
Non è opportuno addentrarsi nelle personali vicende dei singoli personaggi ma sono lodevoli l’impegno, la padronanza linguistica, la missione di coinvolgimento che l’Autrice si prefigge.
Nascono, comunque, ragionevoli dubbi sullo spessore di alcuni personaggi che riescono, solo parzialmente, a bucare la scena, apparendo alquanto fragili e poco affascinanti.
L’"eroina" Fahryon mostra, spesso, il comportamento di una scolaretta impreparata, piuttosto che di una illuminata neofita.
Talune descrizioni di ambienti e paesaggi trasmettono più tedio che interesse e le 678 pagine del romanzo dovrebbero essere rese più agili e serrate per catturare il lettore.
Stima e voti augurali, quindi, per il futuro letterario della Lojarro che si è esposta con determinazione al giudizio della critica tramite un testo consigliato ad un pubblico scelto, coinvolto nell’universo della musica.

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