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Raccontino noir

di Maria Rosaria Luongo
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Pubblicato il 28/01/2016 21:32:13

Sono uno spirito solitario.

Amo l'ordine del mio appartamento, soprattutto in cucina: la rastrelliera dei coltelli ben affilati, gli strofinacci colorati, le scatole di detersivi in fila, gli elettrodomestici: frigorifero, lavatrice, lavastoviglie, frullatore. Di questi ultimi mi piace molto il rumore, mi tiene buona compagnia, soprattutto quello della lavatrice, che, non ci credereste, non si limita ai soliti frrr o trrr, ma canta parole sempre diverse a ogni nuovo carico di panni.

A volte dice: giappunesi giappunesi ( dimenticavo di dirvi che si esprime in napoletano)oppure ampresso ampresso, stamattina ripeteva oilloco oilloco a perdifiato.

Come vi dicevo, sono un solitario, ordinatissimo.

E quando lei è arrivata, ieri sera, per cenare ( lei credeva), avevo già tutto pronto: coltello, sacco di plastica, strofinacci e detersivi per ripulire tutto.

Ho portato il sacco in ascensore, di notte, fino al box, l'ho messo nel cofano dell'automobile e sono andato a scaricarlo in una sterpaglia inaccessibile, a me nota fin dall'infanzia.

Non era una cattiva ragazza, anzi era pure bellina, ma con certe ubbie di legami, di convivenza (figuriamoci).

Ho pulito accuratamente tutto l'appartamento, ho messo gli strofinacci in lavatrice, che si è messa a brontolare maronna maronna, cosa che mi ha dato un po' fastidio.

Come era prevedibile, dopo qualche giorno è arrivata la polizia.

E non ci credereste, ma la lavatrice, che era stata appena avviata, si è messa a strepitare assassino assassino...

 


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