Pubblicato il 03/04/2015 22:38:47
Vento che voli e che ascolti il mio silenzio, tu che sai tutto di me e leggi il mare di malinconia nei miei occhi, nelle ore amare più dell' assenzio, quando la tristezza incede con inconfondibili rintocchi.
Vento che vai alla sorgente della poesia, amico mio silente porta con te la mia nostalgia.
Vento che passi nella carezza delle stagioni sulla mia pelle, fammi vedere con lo sguardo di una bambina, con gli occhi delle stelle.
Vento che baci colline ed Appennino, ti prego a chi vive ogni giorno nel rogo d' inquietudine dona un abbraccio paterno ed un sorriso bambino.
Vento che sussurri, nel sospiro dei ricordi, a diecimila ulivi d' argento la poesia del ritorno,
portami nella mia terra lontana, all' antica casa della perduta famiglia, fra la gente che amo e lì fammi sognare all' ombra di una quercia almeno per un momento.
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