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D’uomo

di Adielle
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Pubblicato il 02/05/2015 01:33:02

Questa attesa è una protesi del corpo

ad ogni passo cambia forma alla sua ombra

che ne è radice

a quanto pare dalle mura che percorre

e dalla strada cui manca la terra sotto

da battere ancora.

Il quartiere franerà a valle

la prossima pioggia di stagione

e prenderemo il caffè al Grand' Italia

senza alcuna ragione apparente

se non la parentela con le vie del centro

acquisita a furor di popolo

grazie ad una rara forma tellurica

di caduta di stile 

in ginocchio

con la bombetta in testa

e una mela sempre a portata di mano

o una colomba alla finestra

con il mal di schiena

e la propensione al volo nascosta in un campo di grano

proprio fuori dalle mura

da dove il campanile

sembra una mano che tiene una croce

e il colore che le si addice

è quel rosso fuoriporta

che la chiama a sè ogni tramonto

con voce roca di mattoni.

La ricordi beata tra le scapole

ma ha preso moglie già tre volte, oggi

passavano le nuvole più belle

degli ultimi tredicimila anni.


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