Tu mi fai uscire il cuore
meglio che calarsi le braghe
mi cacci il cuore
come onde sonore che mi espandono
e non me ne frega un cazzo che qualcuno rida
perchè io parlo a chi l' ha provato
per trovare conforto in un abbraccio di madre
una parola di padre, un concorso di colpe
un commiato quando parto
quando torno voglio ghirlande
alla stazione, al porto e in trionfo fino a casa
sulle tue labbra che non sanno parole che non sappiano d' amore
come lenzuola fresche di bucato.
Poi mi sveglio tutto sudato
e mi metto a ridere, da solo, nel cuore della notte
mi scoppia un mal di testa della Madonna
e dal momento che non conosco le medicine
devo leggere il bugiardino di tutte
per trovarne una che funzioni per il mal di testa
ed è sempre l' ultima
che sa di vivident alla menta e cocaina.
E' certo che il ridicolo sia dietro l' angolo
ma se mi calo nella dimensione del tragico
mi sarà concesso porre qualche domanda:
perchè non torna il tempo delle fragole?
Delle Banane Meccaniche? (Autoreferenziale)
E il ricordo si sgretola? (Nostalgico)
"Confido che prima o poi qualcosa mi distrarrà"
una stella cometa, la scia luminosa di una bella fine.
Sfera di cristallo, specchio di un Narciso
anche la grandine può dare il senso di una sconfitta
e un bel sorriso cambiare volto alla domenica più grigia.
Uomo di corallo.
Chiedilo a tua figlia se non mi credi
e impegnati a farla ridere questa domenica
con tutte quelle cose che sai fare e la divertono tanto
e nessuno se lo spiega.
Fuori il repertorio, chè domani è già tardi
e il vento ti si porta.
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