Questa è una storia senza ricordi.
I protagonisti sono A e B e C. A vive in un sogno e B cammina nell'aria. C’è il niente che canta le lodi del cielo. A e B sono al mercato e avviene un omicidio. C corre verso l'accaduto e A e B lo implorano di fermarsi. E' una storia di mafia e loro sono angeli appesi al soffitto del tempo e la causalità della realtà non possono concepirla. Poi c'è la luna ed è così bella che <<incontro i tuoi occhi tra le dune del suo suolo argentato>>, dice B ad A. E si amano come bambini.
Tremano gli ulivi. Si arena il mare sul mondo e tutto si immola verso l'interno. L'arca non è pronta. La caducità dei venti non regge il lutto. C salta verso l'infinito ma non vede nulla; non si rende conto di esser fatto di medesima pasta. Piange. E con lui piangono i morti. A lo abbraccia. B costruisce una croce per la gente del futuro. Gli acrobati fanno esercizi con i cappi. Il circo non aprirà più.
A e B e C non sono mai stati così soli. Si stringono e la carne scompare. Resta l'ombra incollata al suolo e loro appesi la guardano sedersi e aspettare l'alba per tornare all'oblio del mistero. Ma il sole annuncia vendetta e le tenebre si impadroniscono del firmamento e stipulano un contratto con l'Eternità. (Le notti non finiranno mai.)
Si cammina a tentoni e C è sopra il cadavere. Cerca la ferita. Trova una carta d'identità senza nome, cognome, numero, età. Solo segni particolari: UOMO D'ONORE. Poi i lampi iniziano a solcare la mente e i fulmini sbriciolano le stagioni. A settembre un caldo micidiale. Ad ottobre nascono le rose. A Gennaio parte la vendemmia. Ad Aprile la neve uccide le api. B raccoglie tulipani dal water e recita una preghiera mentre pensa ad altro. Lui ama A ma A odia il passato e non lo ammette. In questo stato non può sostare il presente né concepirsi il futuro. B resiste, ma esploderà. Ucciderà i tulipani già morti, e bestemmierà. (Le notti non finiranno mai).
Si striscia a tentativi e C è seduto di fianco al cadavere che ora si alza e va incontro alla morte. Lui lo osserva chiedere perdono. Ma la morte è sorda e cieca, da quando è nata. E' stata l'unica soluzione per evitare che la pietà prendesse il sopravvento e rinnegasse così il suo compito. A e B prendono dalle spalle C e insieme si incamminano verso il palco. Tra poco andrà in scena L'ultima volta di Pinocchio.
Si seggono e Chopin inizia a suonare la sua tromba invisibile.
<<E' blasfemo!>>, dice qualche sedia vuota, <<Il pianoforte dov'è?>>
Ma mancano pure gli attori e la sceneggiatura. I vestiti di scena sono sparsi sul palco. Un orgia di colori. Pelle spenta sotto dei riflettori grandi come il sole, freddi come la luna.
<<Che è i tuoi occhi, che è la nostra unica fonte di luce e di calore. Figlia e amante del sole. Dolce come una menzogna. Ruvida come la verità.>> B non conosce altre parole per esprimersi ed A non conosce altro modo per capire. C non ha altro da fare che pescare da una nuvola stesa sul soffitto dell'asilo.
Quell’uomo è morto. Sono morti in tanti e tanti lo raggiungeranno.
Non è una questione di numeri, ma del tasto rotto dell’ “=” del calcolatore aziendale nelle mani di un chissà/forse/domani.
<<Però la ragione è delle oche e dei dinosauri.>> dice Chopin con in mano un violino, <<E’ più facile parlare di errori e provare a farne altri. Tutto un giorno esploderà.>>
I miracoli in sciopero annuiscono e lo rivendicano: “ESPLODERA’”.
E A e B e C lo sanno: le notti non finiranno mai.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Benny Nonasky, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.