Pubblicato il 06/11/2015 19:51:34
Farò ritorno in un mattino di neve quando l'Appennino sembra un presepe alle porte del giorno assopito in un sonno lieve.
Dolce mi sorriderà nel canto rinascimentale la contrada e dall'erta strada d' esilio l'ultima pietra bacerò nel sapore di una lacrima di sale che versò Cassandra per la sua perduta Ilio.
M'accoglierà Firenze nel grido di campane in una festa di colore. Il Duomo rintoccherà l'ora e tu mi prenderai per mano nel sogno che non dilegua ma dispiega al volo le ali ancora.
E così tornerò nel respiro solitario al termine di un confino greve di rimpianto, gelo e ghiaccio.
Sarà un sorriso lontano dal fondo del binario nella prima luce del mattino a recare primavera al mio stanco viso e troverò tregua, amore, nel tuo abbraccio.
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