Pubblicato il 02/01/2016 18:43:55
Era un giorno di brina e di gelo e un velo bianco ammantava il cielo.
Nel silenzio perfetto trovammo la via per mano la tua solitudine prese la mia.
La secolare faggeta ci portò in una cornice d'elegia alla mistica meta.
E ai nostri occhi mentre la neve cadeva piano piano l'Abbazia di San Gemolo si svelò come un sogno arcano.
Ci accolsero nella misericordia i chiostri come in altri tempi i pellegrini, sorridevamo quel giorno con sguardi bambini.
Austera la Chiesa mostrò il suo gioiello: nella pia grotta di pietra era nato il Bambinello.
Il fabbro era intento alla fucina mentre in un canto scorreva il ruscello nell'attese mistica delle ore; il pastore dal colle si scaldava al fuoco del divino amore.
E la moltitudine in quello scenario era in preghiera devota al sacro evento di una grotta nella sera. Passammo dal chiostro della vecchia pieve mentre dintorno cadeva la neve.
Presto, ahimè, ognuno di noi riprenderà silente la propria via e allora in solitudine il cuore accenderà un presepe di nostalgia dove nella tremula luce dei ricordi la tua mano stringerà ancora la mia.
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