Versami paura.
Consuma la bottiglia.
Correggi con libidine,
pupille brave a dilatarsi
e un bel portamento.
Finisci anche quelli.
Agito e mangio, ingoio, dimentico.
Da ora
hai il mio cuore malvestito in mano,
succhiane qualche colore.
Ho lingue sporche
imbarazzate
impiastricciate di stornelli
e amore.
Rido i tanti scherzi, rido,
valorosamente rido con fierezza.
Una notte che tutto confonde
mi graffio sulla carta
mi graffio sul tuo seno
con le tue mani curate
con le mie ciglia non meno affilate.
Hai le labbra
per stringermi forte la gola
se vuoi.
Un disagio crudele
non è più mio
ho trovato chi l'ha colto
e a lui m'affaccio
aggrappato alla caviglia
e su fin dove arrivo.
Ho il mondo
d'un costume
uno soltanto
che parla
e dice
Siate dolci.
Le tasche piene
di valigie vuote
per poterti andare
ovunque
senza nulla preparare.
Ho satura di bellezza
una lacrima sismica
sulle movenze schiarite tue.
Hai la mia voce.
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