Ognuno va per le vie sonore
All’ombra e al sole dei palazzi
Chiuso nei suoi pensieri
Portando la sua anima bianca e nera
I suoi colori dell’amore e dell’angoscia.
Il suono lento di un corno
Sonda l’abissale silenzio
Chiamando all’impossibile risveglio
Da lontane rive un vento s’è levato
Dove la lingua del mare consuma la scogliera
Il corpo nudo e freddo della roccia
Cerca strade diverse tra gli oleandri fioriti
Il vento s’è levato tra gli ulivi
Ha sfiorato Il viso screpolato della terra
I suoi occhi impolverati e limpidi
Che guardano le nuvole passare
Ognuno va per i sentieri impervi
Portando il peso dei presentimenti
il tempo infinito dei ricordi
L’argilla fragile della sua anima
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