GLI OPINIONISTI
Eccoli,
arrivano alla spicciolata
di mattino tardo,
sguardo altero
calma olimpica
e sorriso beffardo.
Si danno appuntamento
ogni santo giorno
sul sagrato della chiesa,
chi col sacchetto del pane
e chi con la borsa della spesa.
Sono gli opinionisti,
sono esperti in tuttologia,
non vi è argomento
che non conoscano
e d'ogni argomento
lor son protagonisti.
Hanno sapere profondo
in qual si voglia materia:
sanno di sport e di politica
di lavoro e di miseria
di geografia
di filosofia
di vacanze e di colori
di musica e di fiori.
Sono conoscitor di storia
sono conoscitori d'arte,
hanno mandato a memoria
ognun la propria parte.
A lor non sfugge nulla,
hanno imparato a ricordare
da quando erano in culla.
Ciascuno, poi,
con fantasia dipinge
un mondo tutto suo,
e in quel mondo
vorrebbe vivere,
quel mondo
vorrebbe imporre a tutti.
Spesso i furbastri
cercano di dar forza
a discorsi spenti,
scandendo in italiano
le ultime parole
di una reprimenda
in dialetto nostrano.
Da grandi commedianti
quale essi sono,
infarciscono i discorsi
di parole inusuali
studiate alla bisogna,
per colorare gli ignoranti
di rossor della vergogna.
E quando perdono
il filo del discorso
o gli tolgono la parola,
per qual motivo sia,
aggrottano le ciglia
e imprecando ad alta voce
fingon d'andar via.
E' uno spettacolo
vedere all'opera
questi teneri gigioni
ai quali anch'io m'ispiro,
perchè sanno inventare
gigantesche prese in giro.
Poi, l'anima del poveraccio
da loro sbeffeggiata
vien mandata a quel paese,
tra i saluti più cordiali,
ma in modo un po' scortese.
Comunque sia,
lor stanno sempre al gioco:
subiscono
replicano
e nella successione
del batti e del ribatti
si diverton come matti.
Ciascuno si crede depositario
della verità vera
del credo assoluto;
non accetta il cotradditorio
e accusa gli altri
di essere provinciali
ignoranti e dozzinali.
E tra il serio e il faceto
alla campana del mezzodì,
nel fuggi fuggi generale,
si scambiano battute ironiche
e provocazioni velenose
che i saputelli dispensano
in dosi generose.
Ma tra sberleffi
e prese in giro,
tra sorrisi e imprecazioni,
si danno appuntamento
al giorno dopo.
Guai a mancare!
Che goduria gli opinionisti,
che bello rivederli domani.
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