IL GRAN PARADISO
Passeggiar nel Parco al calar del sole
tra abeti, castagni e faggi ove l'ombra
smorza la calura del dì che muore
nell'area in fiore, di molestie sgombra.
E giocar con il sole a nascondino
fra torrenti d'acqua limpida e fresca,
mi fa sognare come da bambino
di vivere una fiaba pittoresca.
Poi scalar sentieri tra rocce bianche
al dolce cinguettio d'augelli in festa
e riposar la membra vecchie e stanche
tra i profumi intensi della foresta.
E andar più su dove l'eterne nevi
sembra di toccare allungando un braccio
ove gli stambecchi saltellan lievi
nel divino incanto ch'io guardo e taccio.
Si specchian nel sole cime stupende
quando un'aquila si erge poderosa
negli artigli ha una serpe che risplende
sul magico sfondo color di rosa.
Sta tramontando il sole e vien la sera
e un'aura dolce mi accarezza il viso,
è il sogno dei sogni che si avvera
di trovarmi in terra... e in Paradiso.
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