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Itaca

di Giorgina Busca Gernetti
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Pubblicato il 06/07/2016 10:50:22

ITACA

.

Legati i tronchi con ritorte funi

Ulisse, per tornare alla sua Itaca,

la zattera apprestò, tese la vela

all’albero vibrante, eretto al cielo.

 

Itaca sempre amata, sempre viva

nell’animo dolente dell’eroe,

seppure attratto da paesi ignoti,

avvinto dall’amore di Calipso.

 

Itaca dolce sogno, Itaca sacra,

Itaca forza interiore che salva

dalla tempesta quell’animo affranto

per i perduti compagni nell’onde.

 .

Sul vasto azzurro dell’ambiguo mare

vola la zattera, la scotta in pugno.

Onde increspate e una candida scia

di spuma lieve accarezzano il legno.

 .

Itaca è povera, non offre il fasto

e l’oro che scintilla nelle regge

d’oriente, ma la terra dei natali

e il ritorno, più vecchio ma più esperto.

 .

Itaca pulsa nell’animo ardente,

forte e bramoso verso la sua meta

che è incisa nitida nella memoria,

aspra di rocce, d’ulivi argentata.

 .

Vorrei avere anch’io una mia Itaca,

una meta sicura nel mio vivere,

nel mio vagare senza rotta certa

alla deriva verso oscuro abisso.

 

*

dal libro Echi e sussurri, sezione Immagini elleniche, Polistampa, Sagittaria, Firenze 2015

 

 


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