Una porta aperta
Penso alla Siria di Sandro
Saade ed al suo vigneto
Fantastico di Lattakia
E mentre considero che ormai
Neanche i fantasmi
Escono piu’ dalla Siria
Immagino la speranza in questo nome
Dato alla stella pu’ brillante
In tutto il cielo
Nero
Seiros ardente e risplendente
Apre la porta
Alla luce che entra
E brucia il nero velo
Come da una crepa prima sottile poi sempre piu’
Incontrollabile
E li sconquassa questa luce che abbaglia
Toglie dalla strada i bimbi
E il velo alla bellezza che adorna
Le madri arabe
Allah e’ grande
In questo mare ed abbraccia la luce
Della porta sulla pace
E bacio il Libano
Sulla tua bocca Argentina
Della diaspora in noi come in loro
E ancora continuo e ti adoro
Ed amo ascoltare i tuoi racconti
Mentre rivedo anche nei miei
Ti ascolto
Non smetto di dirti grazie
Ed il naufragare m’è dolce
In questa immensa e infinita luce
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