Nuovo avvento
La mitezza di questo momento
Assorbe ogni pentimento
Che risuona lento come un lamento
Nell’antifona di un gregoriano vecchio canto.
Per espander la nostra gioia nel firmamento
In poco tempo abbiamo ribaltato
La roccia consunta e slabbrata
Rinnovato un logoro vestito
Ritorto fili di cotone pregiato
Per una luce che ci ha illuinato
Il percorso di quotidiana salita
Improntato a spronare la nostra fatica.
E mite ti so, come un destriero di razza forse infine addomesticato
Contento di leggere negli occhi
Un rinnovato approccio di vita che spero duri molto nel tempo
Come la luce che attraversa l’infinito e posa il suo bagliore
Nel mio cuore che chiede qual è la differenza
Tra te e questo cielo buio di luna grande e sorridente
E il mio cuore risponde che la differenza è che quando tu ridi
Mio amore, io il cielo lo dimentico
E godo di questo momento che ritrovo finalmente autentico
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