Nebbia ditaveloci, al tetto
ti attacchi. La strada ti fumi.
A fiotti furiosi spegni le case.
Fiori di bruma stagli sui volti
che presto rapisci e consumi.
Dov’è la terra dimmi. Dimmi
la distanza del cielo. Parla a me
in questa vacuità che suona.
Mio signore è l’inverno e nel gelo
del tempo semino. Io non sboccio.
Non porto un abito certo. Io sono il velo.
Inceppo la corsa. La danza sospendo.
Della via serbo l’insondato segreto.
Son qui a implorare un occhio diverso.
Nella sosta che sono, che prometto,
di domanda in domanda colmo il tempo.
(2005)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annamaria Pambianchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.