L' aperitivo lungo, l' aperitivo cenato
che sia un rito, non sia un rito, i tavoli all' aperto
l' afflato della piazza, gli amici, i bicchieri a nastro
preludio alla Pasqua dei nostri reati.
Avere quel tipo di fede per cui non si va in paradiso
per come ce l'hanno raccontato i nostri padri putativi.
Parlare di tutto, fare proseliti al riso.
Il vino, gli sprizz, gin tonic, fumare paglioni.
Questa strana forma di appartenenza ad un tessuto sociale
che resiste e si perde della stessa sostanza
con la vita che scorre e puoi toccarla
se hai dita abbastanza distanti.
Perchè chiedersi di Dio senza farsi tanti sconti?
Quando i complimenti fanno sempre piacere
se qualcuno si ricorda di farceli.
La stragrande maggioranza di questo tempo
è una cuccia per coriandoli, un' arma da taglio senza manico.
Ma non è mai troppo tardi per delle vene portanti
vita che vive negli occhi.
Sangue e lacrime dagli esordi del buio.
Questa notte fonda che pensiamo come in luce,
amare ed essere amati ancora in fiamme.
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