Libero la mia immaginazione temporale
vago sull' onda
sonora è la lezione a riguardo
volgo sull' astrale il mio mezzo di comando
ritengo, a tratti, di essere perduto; due punti:
anche se non so di che cosa sto parlando
le pareti del cervello si apriranno
solo quando lo dirò io
mago, di un sogno proibito.
E' da centomila vite che aspettavo quel momento
e tutto è andato così male.
Il mio karma bastardo, il tuo imperituro ricordo
come sparato da un plotone d' esecuzione neurale
dritto in quella parte del cervello in cui si ha memoria dell' emozioni
quell' immagine di vita
sfiorita al primo giro di giostra.
Non ho creduto che l' ostia mi avrebbe
prodotto una mutazione genetica
e così sono caduto nel baratro della retorica
che continua a mantenere il suo fascino di stile.
Non mantenendo la promessa di essere fedele e servire
ho cercato una risposta per conto mio
e ancora non c' arrivo ma immaginare che sia possibile la cosa migliore che ancora non è stata inventata e cercare di essere degni di quello
è la cosa migliore da fare
che poi si riveli tutto vero
solo la morte da cui si trasale ce lo potrà dire.
Anche fosse tutta una grossa fregatura
noi avremmo comunque la coscienza a posto.
Una ricompensa enorme, nessun castigo che non si trasformi in gloria.
E poi regali straordinari quando saremo pronti a riceverli.
Paradiso e Inferno, due concetti superati.
Ma anche reincarnarsi negli animali è acqua passata.
Rientreremo nei nostri corpi di quando eravamo semidei.
E tratteremo il nuovo pianeta con la saggezza accomulata
in epoche passate in cui siamo stati tutti gli esseri animati del creato.
Per essere felici anche solo dell' efficenza del mezzo.
Giardinieri e la chiameremo Nuova Paradiso
quell' estremo dono di Dio (quello vero).
E poi viaggeremo nello spazio a velocità tali
da dover stare attenti a non tornare indietro nel tempo.
Ma anche quando lo faremo per sbaglio
non sarà mai niente di irreparabile, un impercettibile ritardo
sulla tabella di marcia se ragioni per centinaia di migliaia di anni.
Verrà il momento in cui dovremo essere capaci di esercitare
poteri strarordinari e questa volta lo faremo con grazia.
Verrà il momento in cui dovremo abbandonare l' involucro
del nostro corpo, ma solo perchè ne stanno preparando
l' ultimo modello adatto a vivere in più di trecentoquarantatrè
pianeti diversi tra loro, alla volta
poi ci sarà il modello definitivo
e saremo fisicamente immortali, senza conoscere più vecchiaia.
Naturalmente ci vorrà disciplina.
E non tutti evolveranno di grado negli stessi momenti
ma gli ultimi verranno aspettati dai primi.
Finchè tutti avremo la possibilità di incontrarci di nuovo
e a tempo indeterminato.
Quando ci annoieremo potremo inventarci un nuovo gioco.
Dove comunque non perde mai nessuno definitivamente.
E conoscere Dio diventerà la nostra ragione di vita
nel senso proprio di andarlo a cercare nelle infinite galassie
nel luogo reale dove ci aspetta da sempre.
Lo troveremo mai?
E' l' ultima puntata di un capitolo ancora da scrivere.
Adesso lasciatemi andare a vanvera
accompagnando queste canzoni fantastiche
dove voglia l' anima, una muta forma d' anima...
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