Pubblicato il 23/07/2017 09:42:21
La notte la imbocco da settentrione dall’alto pascolo del giorno. Alto e freddo e lunare. Scendo lungo il fianco della notte senza fiaccola fino a valle. Scendo dall’altopiano del non posso e del bolso baccanale lungo la scala a pioli dell’idioma cortese fino in fondo, là dove sta un bosco di parole in boccio, bennate, avvezze a stormire di rado ed a ragione, solo dubitando e a bassa voce: tenerezza di sorelle che filano pensiero e azione.
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