Pubblicato il 26/08/2017 15:23:02
Vedessi com'è silenziosa e malinconica ora la stazione quando volge la sera ed il tempo dei ricordi mi chiama irresistibile con voce d'omerica sirena.
Resta desolato in attesa il giardinetto lungo la banchina e mesto il pergolato a narrare d'altre stagioni, viaggi di un tempo andato, dei sogni di una bambina.
Fischietta un ferroviere dai binari nell'ora serale che sento più mia. Vanno a ritroso le lancette della memoria, quanta nostalgia...
Vedessi come resiste e si rinnova la stazione che amavi tanto. Osservo in solitudine il binario ed un saluto lontano balena in un lampo.
Ed il tuo sorriso, papà caro, in carezza indimenticabile torna struggente ai miei occhi bagnati di pianto.
In memoria di mio padre.
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