Assumo la mia forma vagante
fattezze urbane tarate per seppellire i miei centodieci chili
sotto una coltre di nebbia.
Può la poesia riscattare una vita di fallimenti e sconfitte?
Può salvare da una schizofrenia talmente lancinante
da condurmi a una vita semi-normale, semi-sconosciuta
seme di follia e lucidità?
Meglio prendersi cura di un cane per questo
piuttosto che scrivere poesie.
Meglio lasciare le stelle dove stanno e gli occhi belli
ai tuoi occhi, sui fondali perturbati.
La luna ai lupi, i granelli alla clessidra del tempo.
La fica ai parlamenti deputati, i pensieri al vento
tanto lo so a cosa stai pensando.
Ribaltando la mia paranoica prospettiva da disabile.
Mi piacerebbe inaugurare la mia personale stagione dell' odio
ma convengo con i benpensanti che sarebbe soltanto senno sprecato.
E poi come potrei vendicarmi di me stesso?
In un certo senso sto già facendo del mio meglio
stando attento a me.
A non urlare per strada, a non farmi a fette sottilissime
con le mie preziose lame inossidabili, a lavarmi il più possibile
almeno da non saltare mosca al naso degli astanti.
Bestemmio, forse dio non esiste ma io ci provo.
Guardingo, attraverso sulle strisce pedonali.
Evito i luoghi chiusi, in special modo gli ospedali psichiatrici
e di cospirare all' infinito per la resurrezione di spose cadaveri
(no questo punto in effetti non è ancora all' ordine del giorno).
Oppure passo in rassegna inferni fiscali e paradisi di marzapane.
Dove a farmisi al forno sono escort ben pagate.
Quante cose ho fatto che non si possono raccontare
come quando celai il suo volto in una conchiglia
e la diedi in pasto ai pescecani.
E mia madre tutte le notti, quando va a dormire, si chiude a chiave.
Per paura che un incubo la svegli di nuovo.
Questo figlio deludente che non vince le primarie col destino.
Allora assumo la mia forma vagante
maschera non troppo aderente
passamontagna tarlato per rapimenti a buon mercato.
E il mio riscatto non lo ottengo mai, autoreferenziandomi.
Non mi sfracello nonostante lo sfacelo e con la testa tra le nuvole
faccio uno sfracielo, non appena mi ricordo dove ho messo le stimmate!
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