Gli Eroidi
Ti amo come ti si può amare, primo giorno
Di primavera
Con il mio linguaggio nudo e crudo
Puo’ piacere o meno.
Come le piante ogni volta rifioriscono
Di nuovo all’energia
Anche se l’inverno le ha maltrattate
Dopo la buriana
Vogliono sempre farsi notare
Anche se il gelo è ancora presente
Nelle notti di campagna
Come il mandorlo o la forsizia
Compagna della bellezza fugace
Di questo profumo intenso
Alle idi di marzo,
Anche se gelide ancora,
Con i suoi rami allungati verso il cielo
Che Dio ricompenso’ vestendola di sole
Fragranza a sorpresa.
Come i fiori di mandorlo di Fillide in questo tardo
Inverno
Che Mosè raccolse quel giorno
In attesa che la speranza si compisse
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