Quando c’erano le anguille
Quando c’erano le anguille
Anch’io dipingevo colori del sole
Sulle arene in riva al lago
Mentre lievemente l’acqua scivolava
Sui nostri corpi rendendoli impermeabili
Alla morte, almeno mi sembrava.
Respiriamo acqua e aria al lieve ritmo della vita
Accanto alla montagna
Un paio di scarpe per il lavoro e uno per la gioia
Qui siamo tutti fratelli Benace marino
Non c’è panico per uomini dispersi
Nel tuo azzurro movimento
Il canto proviene dalle tue rive
Fatte di limoni , olivi e viti
Rompe il silenzio dei nostri duri cuori
La luce d’ognuno accoglie in pace
E tu risuoni nel dono della vita
La’ fuori , nel campo, ti distendi e ti rilassi
Per diventare incenso e salire al cielo.
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