L’Airone
Mi sono ricordato del tuo gesto
Il volo dell’airone me lo ha fatto venire
Di nuovo alla memoria
Quando hai aperto le tue braccia come grandi ali
Per incontrarmi.
Ieri, maestoso, imprevedibile, sul fiume
Attendendo la sottile pioggia di primavera
Il lago roteava nel suo lieve moto
Onde come al ritmo musicale di dio
Che respiravi
Nella frizzante aria del tramonto
Chiedendo ad Ogun di fermare la sua fierezza
E lasciarti aprire alla dolcezza di uno sguardo
Cercava armonia il tuo pensiero
Mentre si liberava dalle nubi del temporale
Così rossa era la tua anima
Prima del volo dell’airone
Solo la bellezza ora ti riempie
Infinita pace in un tramonto rosa
E la tua anima è chiusa
In un corpo di luce.
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