Un fatto, una poesia
da IlQuotidianodelsud.it 31 marzo 2017
dopo una lunga serie di violenze e denunce...E tre telefonate di AnnaRosa il giorno del delitto.
....la Polizia non interviene perché era territorio coperto dai carabinieri. Anna Rosa doveva chiamare i carabinieri...
L’avvocato xxxx è chiaro: «Anna Rosa chiama la prima volta alle 17,45 e l’ultima alle 18.10 identificandosi e riferendo che c’è ordinanza restrittiva nei confronti di xxxx».
«Il poliziotto visualizzava l’ordinanza restrittiva, ma diceva che il posto in cui si trovava la donna era di competenza dei carabinieri. Anna Rosa chiamava i carabinieri e qui le dicevano che doveva andare in caserma o che dovevano prenderlo in flagranza.
Nell’ultimo caso alle 18.10 la seconda telefonata ai carabinieri che dicevano seccati: “dille di non chiamare più”».
L’avvocato xxx: «Eppure i carabinieri dovevano vigilare sul rispetto di un’ordinanza di restrizione»...
Come dire: ... un delitto di stato.
Il 3 agosto 2018 c’è stata la ricostruzione televisiva di “3° indizio” .
"La triste storia di Anna Rosa Fontana"
Questa è la storia tristissima e vera
d’un delitto ch’è <delitto di stato>
come mostrato da un crudo filmato,
dove la colpa ci appar tutta intera.
Solita storia d’amore malato
Solito grido accorato d’aiuto
Solito “Aiuto!” nel nulla caduto
Solito dramma previsto e annunciato.
Dramma d’aggiungere a ogn’altro scordato.
Ma qui, lo stato di colpa ne ha tanta
tra sicurezza e giustizia ch’è infranta
da ideologie, ed un far ... rilassato...
Però, Anna Rosa Fontana credeva!
Dieci e più volte il martirio ha narrato
dopo di aver per amor sopportato...
E alfine, denunce ... più che poteva.
Però, anche quando ogni sasso sapeva
quel che passava Anna Rosa a Matera,
la polizia con tal sicumera
alle sue grida...parole, opponeva!
Finché alle botte s’aggiunge il coltello...
Finché Anna Rosa è sul letto di morte.
Passa anche questa...Ma adesso, la Corte,
apre – di stato – il fatidico ... ombrello...
“Non s’avvicini – quel reo – più di tanto...!”...
Forte di quella sentenza - che offende,
conscio che tutto può far (così, intende):
“O solo mia, o di nessuno!” è il suo vanto.
“Aiuto!...Polizia!...Mi corre appresso!...”
“Quanto scoccia! ... Non starla più a sentire...”
“A quanti metri si trova ... può dire?...”
“È a 30 metri!!... Ha il coltello!... È un ossesso!...”...
“Adesso veniamo ... Lei stia tranquilla...”.
Ma ... dopo le diciotto coltellate
davanti al figlio – allor – da ognun! scordate! -
ora altre otto, e ... Anna Rosa ... più non strilla.
Armando Bettozzi
5 agosto 2018
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