Pubblicato il 08/10/2018 00:06:39
Sulle grate della stazione fiorirono i barboni, le coperte e il vino mentre, sul filo profumato e azzurro d'una caldarrosta si perdevano le sciarpe dei passanti.
Nell'aroma d'un caffè, poi, si discuteva del più e del meno, sulla banchina i treni-soldato stavano ritti, schierati, per affrontare qualsiasi luogo e, intanto, il tempo fendeva l'ali di mille addii lungo le lame dei binari.
Il buio delle quattro s'inghiotti' tutti, nei lampioni opachi e foglie gialle la buonanotte di Milano si cullava degl'osti stanchi, degl'ubriaconi, delle troie e di mille e mille malinconici... Arrivederci.
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