Armando Bettozzi
Più volte passata accanto
più volte accarezzata
in quell’acquario ch’è il vanto
d’una città incantata.
a.b.
"L’ aquilone del mare"
Razza, che sul pelo dell’acqua sguazzi,
o sul fondale serpeggi del mare,
in questa vasca ti vedo remare
verso di me, ché non hai larghi spazi...
Forse m’illudo, ma sembri capire,
e al mio richiamo, da quel lato opposto
la rotta inverti, e appressatomi tosto,
dalla mia mano ti lasci lambire.
Sembri aquilon che pel mare svolazza
come fa quel, che su in cielo s’innalza.
Però ai capricci del vento sobbalza...
Tu, l’onda domini: sei più di razza!
Armando Bettozzi
20 luglio 2018
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