Il freddo nel vento
Un confuso mare di sfumature
In un’insalata caprese ripresa all’orizzonte
Di un viaggio iniziatico
Verso Pompei alle radici del mito
La rinascita in Dioniso
Vengo da tempi antichi
Ancora richiesto nell’oggi
Canta l’oracolo sempiterno d’amore
Mentre viene la sera
Di Marte risplendente e mi prende
In un abbraccio io contadino del mondo
Pieno di loto e di fango
Braccio dolente di natura accogliente
Capisco anch’io cafone dell’universo
Gli arcobaleni di menzogne
Di questo tempo di parolai e scommettitori
Banchieri del nulla, promettitori per un giorno
Solo l’infinito dei tuoi occhi
Mi ridesta da questa visione
Mentre le finestre si scuotono
Sbattute dal vento freddo
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