Un soffio, si spegne la luce.
Un soffio, si spegne la luce.
Stai ad attendere ancora passi leggeri.
Speranza di cammini nella semplicità
Del cuore.
Ti trovo onda matura
Come vestita di grano, dorata e impavida
Conquistatrice del sole
Con le tue mani che ancora profumano
Di materno.
Sviluppo il mio spartito da note di petto
Le piu’ vicine al cuore.
Così sei diventata la mia patria.
Mi hai messo dolcemente un dito sulla bocca
Cercavo l’infinito e mi hai conosciuto nella notte
I muri sono fatti per essere superati
Non per uccidere i fratelli Cervi
Così non so che cosa sarà
Se scavalcheremo o meno anche noi
Questo muro
Come i profughi di Pinochet
So che volevo dimettermi
Dal mestiere di vivere
Maledicendo il cielo che non trovavo
Adesso so
Che voglio rompere tutti gli specchi
Non voglio essere un’immagine riflessa
Cio’ che bisogna sapere e’ sulle tue labbra
Che si aprono in un sorriso.
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