Pubblicato il 05/01/2019 16:06:43
Sulla Distillerie Faucher il ballerino a schiena nuda prova un croisé e niente si avvicina al senso d’ombra che permane in richiami inventati di tigli e nastri al vetro. In rue d’Auffrey abbottonata poche ore e un anno si lascia andare giù dalle lesene e muti i mattoncini si colorano di nebbia e vene esangui, e abeti quelli spiantati restano a far luce come cuori in subbuglio destinati l'uno all’altro a placarsi in un ennesimo momento un piccolo ago, verde di eternità.
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