Mai si abbia a dire
Davanti a un paesaggio di devastazione
Di fronte ai campi di sterminio
Alle fosse comuni
Dove giacciono spoglie senza nome
Qui è passato l’uomo
Sono quelli, infatti,
Sentieri di belve.
Davanti a una scena di caccia
O d’amore dipinta
Sulle pareti di una caverna
Sempre diciamo
Qui è passato l’uomo
Davanti a un tempio dalle alte colonne
Sonante di un mistico canto
A una lente che scruta il cielo
A un orecchio che ascolta
Il remoto suono dell’universo
Qui è passato l’uomo
Sulle tele dipinte e i marmi scolpiti
Sulle pagine per sempre segnate
Da storie e poesie
Sul palcoscenico vuoto
Quando gli spettatori sono usciti per strada
E gli attori hanno cambiato l’abito
Si dica: qui è passato l’uomo.
Non è la Storia una pista impervia
Segnata col sangue
Ma un inarrestabile cammino di grazia.
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