Pubblicato il 02/04/2019 21:53:28
Che forma avrà il tuo pensiero? Un sasso adagiato, un varco ombelicale una scatola nera, una vela? che importa quel che i manuali dicono se penso ad ali con radici al cuore e un fantasma buono spazzare via dall’aria ottundimenti. E tu galleggi, peso nobile sulle nostre teste precise per cui disperi, dai tuoi disegni diurni piegati al buio come fanciulli zitti, castigati. Eco dolce e terribile la tua parola pura alla strada, ai telefoni a chi ha saltato il fosso se questo mai bastasse a pensarlo, l’ultimo gelo più simile a uno scioglimento.
(2 aprile, giornata per la consapevolezza dell'autismo)
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