Ora guardo serie su Netflix e, per lenire la coscienza,
preparo da mangiare per «i miei ragazzi»,
come arditamente li chiamo,
quegli occhi sperduti che incontro una volta a settimana,
non di più che mi farebbe male,
e ho già avuto un infarto e svariate amputazioni d'amore
per dirla con le parole di un mio amico.
Rinchiusa, rinchiusa in queste righe spezzate
e solitarie, la me che cercava la condivisione della bellezza,
l'espansione della conoscenza, la partenogenesi della gioia.
Non riconosco più nulla, se non la crudeltà
degli esseri umani e tra questi, la mia propria.
(NdA) "Amputazione d'amore" è il titolo di un racconto di Fulvio Musso; Maria Grazia è Maria Grazia Calandrone