Pubblicato il 09/11/2019 16:07:01
Qui si innalzò il freddo delle distanze, precisa mutilazione di pezzi di vita. Chilometri e chilometri di sguardi persi, si sparava agli slanci, qui si abbatteva la libertà il pane buono, il viaggio. -La donna ha confessato ha mangiato zucchero del nemico, avrà una nuova identità- Viaggi, quanti finiti in brevità, col volto raggelato dal compagno fratello e ogni radice tagliata. Ne raccontava la rosa deposta sul muro, un’asola rossa di sangue. Quel profumo di morte infine ha stremato le guardie di novembre -mani traccianti, ognuna afferra la sua chiave di fuga, scheggia la pietra a presidio di terrore e tristizie. Si apre la prima breccia, tutte le altre frantumano il silenzio.
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