Pubblicato il 20/12/2019 17:29:44
Alle ombre lunghe si dispiega redige affusolate dita e mani non umane a spremere la nuca in un coniugio amaro. Trascina a seni di vittoria il coccio al varco, cavo d’inguine e spina sì che rappreso a Dio si affaccia cieco ghiaccio. Un amuleto bava di carogna mora d’Oriente ostenta e il labbro altero fa anestesia all’oblio di amore-morte la perla aplomb luce assassina per l’ostia delle palpebre.
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